Today’s Special GET 15% OFF!

Modigliani a Parigi: “Un pittore e il suo mercante”

L’arte illumina, accende di battiti e coraggio – per quel meraviglioso istinto universale che è la sua forza – non solo la bellezza, ma quella brezza pura, tersa di emozioni e spazi aperti, che dona senso a ogni piccolo brivido capace di sorprenderci e che finiamo invece così ingenuamente spesso per nascondere in fretta e furia nel silenzio dell’angolo più pudico e bambino che riusciamo a scovarci dentro.

L’arte ci spiazza, perché denuda l’anima, fa cadere i veli e mette in luce il soffio intrinseco della vita che davvero siamo. Lo fa con la grazia lieve della fantasmagoria della creazione e la sacralità laica della mano umana che scorre sopra un viso. Lo fa con la sfrontatezza fiera della fusione perfetta di intelletto e pathos amoroso e ci rapisce per non farci essere mai più gli stessi. Chiude con le sue luci il cerchio magico dell’empatia mentre apre il fiato e l’orizzonte all’infinito. Fonde radici, origini, nascite e primordi… Lo fa oltre le epoche, proprio quando di loro è riflesso ed espressione viva. Scoprirla è un lusso che possiamo permetterci, inseguendone il filo tra le righe ma anche il volteggiare in giro per il mondo.

Un pittore e il suo mercante. Modigliani a Parigi

Questa volta è a Parigi che possiamo andare a passeggiare, perché vale davvero la pena fare il viaggio per incontrare un Modigliani inedito e percorrerlo goccia a goccia nel contesto splendido dell’Orangerie, dove sussurrerà di lui la mostra “Un pittore e il suo mercante” che dal 20 settembre prossimo al 15 gennaio del 2024 ci porterà nell’intimo elettivo del legame nato d’impulso in un crepuscolo parigino del 1914 tra il genio principesco di Modì e il suo mecenate illuminato Paul Guillaume.

Si risale il ruscello sinuoso del loro fascino condiviso per l’arte africana, si scoprono le loro voci nei dialoghi scompigliati a intrecciare letteratura, poesia e quelle passioni grandi che intrideranno l’ispirazione del Maestro di tutta la delicatezza lancinante dell’essenziale effimero dell’esistenza.

C’è la Parigi più vera e il Modì più intenso nelle promesse di questa esposizione.  È la Parigi pura, quella davvero sua, quella che lo ha cullato nella bohème dei suoi contrasti voluttuosi di delizie e perdizione, che gli ha donato Jeanne e che gli ha sradicato a forza ogni innocenza, lei che lo ha reso fino in fondo uomo, artista e spudoratamente anima.

È un giovanissimo Modì che arriva a Parigi

Sì, perché Modì arriva a Parigi nel ‘906. È un secolo che inizia e lui ha 22 anni. Negli occhi e nelle vene ha la Toscana, Livorno, le campagne, Micheli come primo Maestro e poi Fattori, che gli apre lo sguardo e le porte di una Firenze appena mormorata. Una famiglia che va letta perché solo tra i grandi si vive l’eleganza anche incastrati a calpestare, decadenti, i meandri della povertà, e solo nella dignità aristocratica di un tratto nobile per indole ci si sazia di cultura quando manca il pane. Una grande madre, parenti che sanno stringerlo di abbracci e curare anche i suoi polmoni devastati dalla tbc. Un padre opaco, ma onest’uomo e ligio a un dovere forse mai saputo svolgere davvero.  Se ne farà una ragione, Modigliani, ma non calcherà i suoi passi. Tutte lezioni, invece, tutti spunti che lui assorbe, e assorbendo impara. Conoscerà Venezia e leggerà Baudelaire, tra le sete e i broccati dei palazzi, mentre assaporerà il proibito sulle labbra bordate d’assenzio tra i fumi proibiti di paradisi effimeri. Poi finalmente è Francia, è la Parigi libera di pensare, e scrivere, e stampare. Lui lì ci sta come in un guscio. Conoscerà e amerà da amico vero Apollinaire, giocherà coi suoi nudi e coi suoi versi splendidi. Incontrerà Picasso, vivrà lo stesso cielo di Carrà ma anche di Braque, sotto le polveri plumbee delle trincee di guerra tra Pigalle e Montmartre, gli alveari artistici di Montparnasse.

È bello, Modigliani, bello di quell’eleganza principesca che è stile puro, ed è sfrontato perché dietro quegli occhi inestricabili e quella cura ordinata del vestire, lo sa benissimo di avere un altro passo. E sarà proprio l’eleganza il tratto che costituirà la sua essenza più di ogni altra cosa, in sé e oltre l’inquietudine pungente della consapevole fugacità dell’essere e della vita umana che pervade ogni sua melancolia e ogni suo colpo di pennello.

Oggi Modì è per tutti i ritratti, la dolcezza intensa della mano, la quintessenza della fisionomia istintivamente intuita sin nel profondo dell’essenza, della purezza perfetta della figura, ancor più se femminile e amata. Modì la coglie, quell’essenza, la cattura e la libera, rilevandola con una grazia che quasi danza oltre il percepibile cosciente.

Ha osservato a lungo i preraffaelliti, amato Masaccio poi scoperto, oltre i colori sulla tela, tanto altro. Amabile e scontroso, irrefrenabile e malato, passionario e composto, sempre e comunque amante, vivo in ogni soffio di fiato e di pennello. La sua donna lo ha riconosciuto come tanto grandemente immenso da valere assai più della sua stessa vita, che disperata e persa lancerà nel vuoto un attimo dopo la morte di lui. Modì è un universo di luci e spazi d’ombra, le sue tele, i suoi colori lo raccontano, le sue luci di più. Lui che assottiglierà il collo e l’ovale di ogni viso che lo colpirà, mescolando per impulso le influenze.

Lui che filtrerà di Masaccio il dono stupefacente della sottrazione alla luce della semplicità flessuosa dell’arte africana, fino a raggiungere la leggiadria sublime dello stile puro, arriva all’Orangerie con gli onori e l’amore di una ville lumière che lo ha adorato e non smetterà di farlo. Incontrare Modigliani sarà stupendo e facile, per conoscerlo però intanto un po’ di più, oltre tutti i lavori della figlia Jeanne, scrittrice e storica di levatura rigorosa, si possono scorrere le pagine di Angelo Longoni che col suo romanzo Modigliani, il principe offre una sfumatura più intimamente percepita delle sensazioni e dell’opera di uno tra i Maestri più amati ed eternamente immensi della nostra arte.

Jelka Giocoli Damiani

Share this :
Condividi su facebook
Condividi su twitter
Condividi su whatsapp
Condividi su pinterest
blog

Articoli correlati

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *